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di Massimo Gandolfini
Stiamo vivendo lโanno del โGiubileo della speranzaโ e acquista, quindi, un significato speciale la data del 25 marzo, che celebra la solennitร dellโIncarnazione del Verbo di Dio, attraverso lโannuncio dellโAngelo a Maria. Sei giorni prima, il 19 marzo, abbiamo celebrato unโaltra solennitร : San Giuseppe, padre putativo di Gesรน e capo e guida della Santa Famiglia di Nazareth. Sono eventi che aprono il cuore alla speranza: in mezzo ad un mondo in cui le tenebre sono spesso molto fitte โ โmondo di tenebraโ, lo definisce San Paolo โ risplende la luce di Dio che si fa carne e viene a vivere in una famiglia โesperta del soffrireโ, come dice la preghiera liturgica. Un altro anniversario รจ importante celebrare in questo mese di marzo: trentโanni fa, 25 marzo 1995, il Papa Giovanni Paolo II promulgava lโEnciclica Evangelium Vitae, sul โvalore e inviolabilitร della vita umanaโ. Potremmo fermarci al titolo, leggerlo e rileggerlo mille volte, custodirlo nella mente e nel cuore, farne il programma della costruzione di una societร umana e civile, coniugarlo in leggi e norme a favore della pace, della giustizia, del bene comune, perchรฉ in quelle poche e illuminanti parole cโรจ tutto il senso del diritto naturale che fonda lโโecologia integrale dellโuomoโ: la vita umana รจ bene, valore, principio inviolabile, in quanto intrisa di una dignitร che le proviene dal suo fondamento nellโopera creatrice di Dio. La vita ci รจ data, non lโabbiamo costruita con le nostre mani e, dunque, non ci appartiene. Come buoni amministratori la possiamo e dobbiamo utilizzare, per poi restituirla a Colui che ne รจ lโAutore, quando Egli riterrร concluso il nostro โpellegrinaggioโ in questo mondo. La vita non รจ un bene materiale di cui disporre a piacimento, una sorta di vestito che si possa manipolare come si vuole e poi gettare via come e quando si decide. Anche per coloro che non credono, che non sono accompagnati dal grande dono della fede, รจ naturale comprendere che la vita, il diritto alla vita, รจ lโineliminabile fondamento di qualunque altro diritto, dalla libertร alla giustizia. Ci troviamo di fronte a un domino: se cade la prima tessera, il diritto alla vita, ogni altro diritto cade, proprio come le tessere di un domino. La libertร stessa โ grande valore proprio della dignitร umana โ trova senso e fondamento nella difesa della vita. Chi nega la vita, nega la libertร o, meglio, nega la sua stessa essenza: la libertร si autodistrugge, nel momento in cui pretende di scegliere la morte e proclama il โdirittoโ di come e quando morire. Forse, lโinganno piรน profondo e devastante che oggi stiamo vivendo sta proprio nella convinzione che libertร vuol dire fare tutto ciรฒ che soggettivamente e individualmente si vuole. Il canone 19 dellโEnciclica, ricordando il โlegame costitutivoโ fra libertร e veritร โ essere libero significa riconoscere la veritร e di conseguenza scegliere il bene, che รจ prodotto della veritร โ definisce che cosa accade quando questo legame viene negato o misconosciuto: ยซla persona finisce con lโassumere come unico e indiscutibile riferimento per le proprie scelte non piรน la veritร sul bene e sul male, ma solo la sua soggettiva e mutevole opinione o, addirittura, il suo egoistico interesse e il suo capriccioยป. Se ci soffermiamo ad analizzare quale sia la radice dei devastanti โdirittiโ che la cultura dei nostri giorni proclama e propone โ diritto dโaborto, diritto di suicidio assistito, diritto alla eutanasia, diritto al figlio ad ogni costo, diritto alla vendita del proprio corpo e corrispondente diritto a comprare corpi altrui โ รจ impossibile negare che tale radice sta proprio nella esaltazione di unโautodeterminazione senza limiti che pretende di avere tutto ciรฒ che si vuole. Non contano piรน il bene o il male, il buono o il malvagio. Conta lโio, svincolato da ogni dovere e liberato da ogni altruismo. Il messaggio di Evangelium Vitae รจ quanto mai attuale. Cโรจ bisogno di quellโinsegnamento โ con pagine che sono di una luciditร critica impressionante nel descrivere i danni e i pericoli della โcultura della morteโ, con il pregio di chiamare cose e fatti con il loro nome, senza infingimenti ed edulcorazioni, il cui scopo รจ confondere โ se abbiamo nel cuore il desiderio di poter essere โpietre viveโ nella costruzione di un mondo in cui โavranno stabile dimora la giustizia e la veritร โ. ยซO Maria, fa che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore, agli uomini del nostro tempo, il Vangelo della vitaยป.
ร possibile ย vedere il convegno “Una enciclica per la vita: trent’anni di Evangelium Vitae” , svoltosi a Montecitorio martedรฌ 25 marzo 2025 a questo link: