XI stazione. Gesù è inchiodato alla croce
Dalla Rete di donne Ti racconto l’aborto
“Sono Daria un’operatrice sanitaria che nel passato si è trovata ad assistere all’interruzioni di gravidanza.
Si, ho visto morire i feti che il grembo materno avrebbe dovuto custodire.
Ma noi sanitari e non solo quel grembo, non siamo stati capaci di tutelare quella Vita così preziosa, così delicata, così importante perché già impronta di Dio. Piccoli che sono stati crocifissi con il consenso di chi ha avuto paura, di chi non è stata ascoltata, non è stata capita, non è stata aiutata nello scegliere il bene.
Anche noi operatori, Signore, ci siamo ritrovati con le mani sporche di sangue quando ti abbiamo crocifisso nel più povero di tutti: il bambino concepito ma non ancora nato che veniva ucciso.
Signore anch’io ti ho visto formato al quinto mese, bellissimo, creatura umana completa, ma incredula a ciò che i miei occhi vedevano… ti ho lasciato andare in un secchio rosso… Rosso come il martirio, come la morte.
Ma tu Signore che hai dato la vita per noi ci hai permesso di Risorgere dalla morte, ci hai dato Speranza.
E noi adesso ‘ci alzeremo in piedi’ ogni volta che la vita umana viene minacciata
ci alzeremo in piedi ogni volta che la sacralità della Vita viene attaccata prima della nascita,
ci alzeremo in piedi e proclameremo che nessuno ha l’autorità di distruggere la vita non nata ( S. Giovanni Paolo II)”.